Mette subito le carte in tavola Barbara Berlusconi intervistata da Vanity Fair, in edicola domani, che le dedica la copertina “Non sarà venuto per farmi litigare con mio padre?, l’intento è invece darle l’opportunità di dire la sua in un momento complicato per l’Italia: “Accetto volentieri, ma voglio fare una premessa: anche se a volte mi è capitato di non essere in sintonia con il pensiero e le azioni politiche di Silvio Berlusconi, non per questo sono una cattiva figlia, e non per questo amo meno mio padre. Ho per lui, e per i suoi molteplici successi, grande ammirazione, ma mi riservo di avere un approccio intellettualmente critico alla vita. Diversamente, sarei una persona da poco, e non avrei saputo sfruttare al meglio le tante opportunità che mio padre e la mia famiglia mi hanno dato. Poter distinguere la politica dalla vita privata è un privilegio che ho come figlia e che Berlusconi ha come padre, ma non come politico. Di questo resto convinta”.
Che impressione le ha fatto Matteo Renzi, sindaco di Firenze del Pd ospite di suo padre?
“Mi è sembrata una persona che vuole davvero cambiare le cose. Da lui mi sentirei rappresentata. Credo che ad avvicinarci non siano le idee politiche ma la stessa cultura generazionale”.
Cosa ne pensa di Silvio Berlusconi paragonato a una popstar?
“Mi sembra un paragone appropriato, perché lui riesce ad arrivare alla pancia e al cuore delle persone che parlano la sua lingua. Estrae il sentimento come una pop star, ha una spontaneità impressionante: sa sentire con l’altro. Ed è un conquistatore: anche i suoi detrattori alla fine ne sono un po’ ammaliati”.
A proposito dell’anno degli scandali di Silvio Berlusconi:
“Sono vicende che mi hanno amareggiato. E faccio fatica a rispondere serenamente. Vorrei che una lettrice provasse a mettersi nei miei panni. È ovvio che non sono d’accordo con un certo tipo di condotta, ma devo anche credere alle verità di mio padre”.
Non è affatto tenera con Mara Carfagna, ministro per le Pari opportunità, a proposito del maschilismo imperante nei suoi confronti, come dichiara lei:
“La cosa più grave è che Mara Carfagna trovi il coraggio di lagnarsi. A volte bisogna avere il pudore di tacere. Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche”.
Silvio Berlusconi ha portato le showgirl in Parlamento, tutte belle figliole che con la politica avevano poco a che fare:
“Non dimentichiamoci neanche che sono gli italiani che le hanno votate. La democrazia propone delle scelte, poi si chiede il consenso. E non mi pare che Berlusconi abbia un problema di consenso. Certo, non voglio eludere così il problema, credo che siano state fatte valutazioni superficiali, e che queste abbiano sminuito la classe politica nel suo complesso. Vedere certe signorine girare in auto blu non fa bene all’immagine del Paese, perché davvero si fatica a coglierne i meriti”.
Sembra che i problemi legali per la separazione sia dovuti a contrasti per l’attribuzione dei beni e lei, Eleonora e Luigi:
“No. Non siamo mai stati oggetto di discussioni legate al patrimonio o a ruoli in azienda. Non abbiamo mai preso parte alle vicende personali dei miei, che rimangono un loro fatto privato”/em>.
Come finirà, per Silvio Berlusconi, questa stagione politica?
“Non ho la sfera di cristallo. Penso solo che quelle che mio padre chiama pubblicamente “debolezze” abbiano inciso sulla sua vita privata, ma anche sulla vita politica. Il mio dispiacere a volte diventa più forte perché non credo che Silvio Berlusconi premier meriti certi trattamenti. Ha fatto molto e bene per il Paese, si è speso con passione, con orgoglio, e ha conquistato importanti obiettivi. Ma molto si sarebbe potuto evitare se non avesse trascurato l’idea che tutti siamo vulnerabili. E che certi comportamenti possono rendere le cose inutilmente più fragili. Sarebbe ingiusto se della sua straordinaria vita politica si ricordasse solo questa stagione”.