Così dice Kasia Smutniak che parla per la prima volta dopo la scomparsa prematura di Pietro Taricone, difficile per lei parlare, schiva, poco abituata a raccontare della sua vita privata, riservata come è stata educata dai suoi genitori polacchi, parlare di Pietro Taricone a pochi giorni dalla disgrazia le costa dolore, cercare di tornare alla normalità appare essere assurdo.
Un funerale discreto, lontano dalla mondanità e assolutamente vietato a telecamere e fotografi, strettamente privato, come avrebbe voluto Pietro Taricone.
Kasia Smutniak ha raccolto tutte le sue forze per ringraziare tutte le persone che le sono state accanto in un momento straziante come la morte del suo compagno, otto anni d’ amore con Pietro Taricone da cui è nata Sofia, che ancora non sa perché il suo papà non guarda la televisione con lei, perché non le ha dato il bacio subito dopo il volo in cielo, come faceva sempre, la bambina non sa che in quel cielo che lui tanto amava, è rimasto per sempre.
“Non mi aspettavo tutto questo amore da parte di tanta gente. Voglio ringraziare tutte le persone dalle quali mi sta arrivando tanto dolore per la scomparsa di Pietro. Sento che lui sarebbe così felice. So che lui ci sta guardando, e che sarà sempre con me. Lo so”. Ringrazia tutti Kasia Smutniak con lo strazio nel cuore.
Kasia Smutniak rimpiange l’ uomo per otto anni le è stato accanto, nonostante qualche difficoltà fra loro, Pietro Taricone ha sempre creduto nel loro amore, anche quando lei si era presa una sbandata, ha saputo aspettare che tutto passasse, sapeva che sarebbe tornata in quel ranch dove erano felici, in campagna, fra cavalli e cani che lui amava, lontani dal mondo dello spettacolo che distrugge persone e crea solo falsi personaggi.
Schietto, sincero, simpatico e speciale, così era Pietro Taricone, un ragazzo di 35 anni che amava gli sport estremi, amava l’ adrenalina che lo percorreva prima di ogni volo, amava quella bambina che per lui era la vita, amava Kasia Smutniak e la vita, quella vita che per uno strano gioco del destino non ha potuto vivere fino in fondo.
Ciao, Pietro ! Ciao Guerriero !
simona 3 Luglio 2010 il 21:16
mi dispiace per pietrino io lo chiamo così perchè era troppo giovane e troppo vero…un pensiero profondo va alla sua bambina,un filmato mentre lui l’abbraccia e la bacia e le dice “vieni da papà”mi ha davvero toccato il cuore……..vi sono vicina con tutta me stessa…..vi voglio bene……..forza kasia…un abbraccio a sophie