Fiorello, Federica Panicucci, Bianca Guaccero, Alessandro Borghi, Paola Turci, Noemi, Maria Grazia Cucinotta, fino ad arrivare a Paola Turci, Claudia Gerini e Alessandro Borghi, hanno postato sui social un video in cui dichiarano di essere contro la violenza sulle donne e in segno di protesta tracciano sul volto, sotto l’occhio, un segno rosso con un rossetto.
La loro iniziativa rientra nella campagna contro i femminicidi, contro lo stalking, gli abusi, le botte e le minacce che vedono protagoniste le donne. Una campagna dal titolo #NonÈNormaleCheSiaNormale e lanciata da Mara Carfagna che è vicepresidente della Camera dei Deputati.
Il progetto che ha avuto un grande successo in poche ore e continua a raccogliere consensi ed adesioni, è stato presentato il 21 novembre a Roma, nella Sala della Lupa di Montecitorio, proprio nella settimana che precede la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che si terrà domenica 25 novembre.
L’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema diffusissimo ma spesso sottovalutato.
“Chiediamo a tutti di unirsi all’onda e di diffondere il messaggio – ha spiegato la parlamentare di Forza Italia durante il suo intervento nel presentare la campagna -. Chiunque può contribuire coinvolgendo amici e conoscenti sulle piattaforme social e sul web. Non basta più discutere tra addetti ai lavori, oggi bisogna aprirsi, sfruttare in maniera positiva le potenzialità della rete perché se ne parli in famiglia e nei luoghi di lavoro. Si tratta di un tema drammaticamente diffuso e vicino a tutti noi”.
Presenti Maria Elena Boschi del PD, Isabella Rauti di Fratelli d’Italia, il ministro Giulia Bongiorno della Lega e l’altra vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni del Movimento 5 Stelle, il direttore della Polizia Postale Nunzia Ciardi, oltre ad un numero pubblico.
Ad un tratto su un grande schermo ecco spuntare i protagonisti del video. I volti noti al grande pubblico, dicono il loro pensiero, ripetono lo slogan diventato ormai virale “Non È Normale Che Sia Normale” e si fanno il segno rosso con il rossetto o con un colore, l’importante è che sia rosso.
A parlare per prima nel filmato è Mara Carfagna, poi è la volta di Fiorello, Barbara D’Urso, Alessandro Borghi, Annamaria Bernardini De Pace, Andrea Delogu, Maria Grazia Cucinotta, Vincenzo Salemme, Paola Turci, Anna Falchi, Bruno Barbieri, Noemi, Bianca Balti, Alessandro Roia, Francesco Montanari, Claudia Gerini.
Ma non finisce qui, perché ogni giorno che passa si fa sempre più lungo l’elenco delle adesioni di donne e uomini del mondo dello spettacolo, della cultura, dell’Università, dell’informazione e della moda. I video vengono postati su Facebook, Twitter e Instagram.
Ad oggi all’iniziativa, di cui è media partner il magazine Elle, hanno aderito: Alessandra Amoroso, Ambra Angiolini, Bianca Aztei, Giulia Bongiorno, Roberta Capua, Milly Carlucci, Andrea Carpenzano, Cristina Chiabotto, Martina Colombari, Lodovica Comello, Marco Conidi, Carolina Crescentini, Geppi Cucciari, Tosca D’Aquino, Salvatore Esposito, Rossella Fiamingo, Corrado Formigli, Marco Giallini, Bianca Guaccero, Miriam Leone, Diletta Leotta, Selvaggia Lucarelli, Filippo Magnini, Guillermo Mariotto, Emma Marrone, Alberto Matano, Giorgia Palmas, Giovanna Nina Palmieri, Melissa Panarello, Federica Panicucci, Federica Pellegrini, Martina Piemonte, Lola Ponce, Simona Quadrella, Michela Quattrociocche, Isabella Rauti, Giorgia Rossi, Ivan Zaytsev, Samantha De Grenet, Nina Soldano e l’intero consiglio comunale di Venezia.
Nella ultime ore si sono aggiunti postando un video sui social: il ministro per la Salute Giulia Grillo, Stefania Rocca, Enrica Bonaccorti, Edoardo Leo, Cristina Parodi e l’Ambasciata Americana a Roma con un video collettivo.
Mara Carfagna ha voluto dedicare la campagna, come ha evidenziato a Montecitorio il 21 novembre, a Desirée Mariottini e Pamela Mastropietro, due ragazzine uccise e violentate, nella speranza che storie simili non si ripetano più.
Nel corso dell’incontro si sono succedute le interviste a Giovanni Palmieri, padre di una vittima di femminicidio, a Filomena Lamberti, alla quale il marito ha gettato addosso l’acido sfigurandola, Patrizia Pagliarone, per anni perseguitata dall’ex Andrea Buscemi, attualmente assessore alla Cultura del Comune di Pisa, e il signor Renato che ha chiesto di rimanere anonimo per proteggere i suoi nipoti, di 10 e 7 anni, i quali hanno visto la mamma morire davanti ai loro occhi per mano del padre.
Per partecipare alla campagna basta postare sui social l’hashtag #nonènormalechesianormale e una foto con il segno del rossetto sotto l’occhio.
Mobilitiamoci, diamo voce a chi la voce ormai l'ha persa, perché #nonènormalechesianormale.
Publiée par Mara Carfagna sur Mercredi 21 novembre 2018