La grazia di un elegante in una cristalleria, il paragone che si potrebbe fare è proprio questo. Stiamo parlando di Pippo Baudo che ieri ha chiamato le Sorelle Marinetti a mo’ di sberleffo, le Sorelle Bandiera.
Per chi non conoscesse le Sorelle Marinetti altro non è che un trio maschile di vocalist, i loro nomi d’ arte sono Turbina, Mercuria, Scintilla, al secolo Nicola Olivieri, Andrea Allione e Marco Lugli, nel loro repertorio brani swing composti da noti autori degli anni trenta che sono ormai degli evergreen, come “Il pinguino innamorato”, “Ma le gambe”, una sorta del Trio Lescano degli ’30.
Come da tradizione la domenica successiva al Festival di Sanremo, la puntata di Domenica In è dedicata a tutti i cantanti sanremesi, esclusi e vincitori, Arisa, come tutti gli altri, era presente al teatro Ariston, avrebbe dovuto cantare con le Sorelle Marinetti il suo brano “Malamorenò”, se non fosse intervenuto il buon Pippo Baudo con la sua frase infelice. Così dichiarano a Gay.it: “Ha banalizzato il nostro progetto. Basta pregiudizi, vogliamo le sue scuse. Eravamo dietro le quinte pronte per entrare e cantare il nostro brano insieme ad Arisa ma dopo aver sentito Baudo che ci dava delle travestite e che ci paragonava alle Sorelle Bandiera non ce la siamo sentita proprio e ce ne siamo andate”.
Pare che un’ autrice di Domenica In abbia minacciato le Sorelle Marinetti di pesanti conseguenze, essendo presenti a puro titolo di cortesia se ne sono andate. Dopo aver abbandonato lo studio le Sorelle Marinetti adesso chiedono di più, Giorgio Bozzo produttore delle Sorelle Marinetti spega: “Siamo una compagnia teatrale di 18 persone che porta avanti questo progetto da sei anni. Baudo adesso deve delle scuse a tutti noi”. Arriveranno le scuse ?
Kri 23 Febbraio 2010 il 16:01
Hanno fatto bene ad andarsene. Baudo si è dimostrato per quello che è: un vero coglione omofobo.