Dopo la sua esperienza al Festival di Sanremo 2010, Fabrizio Moro si confessa al settimanale Vero, intorno ai 19 anni faceva uso di droghe, ecstasy, pillole che lo illudevano di essere “più sveglio e più forte. Ora so che sono una schifezza e che fanno male. Ero un debole, un incosciente”.
Tutto è durato circa sette anni e, prosegue Fabrizio Moro, l’ aggravante era anche l’ abuso di alcol, droghe ed alcol contribuivano ad alterare il suo carattere, già cantava a livello amatoriale, far passare l’ immagine di essere un cantante maledetto non gli dava fastidio, anzi !
In uno sprazzo di lucidità Fabrizio Moro si è visto per quel che realmente era diventato, il fantasma di sé stesso, si sentiva sempre più debole, prende la decisione di andare da un medico, i risultati delle analisi lo spaventano: “I valori erano tutti sballati, il mio fisico si stava distruggendo. A quel punto ho detto a me stesso: “O cambi, o muori”. Ho avuto paura, paura di morire”.
La passione per la musica ha salvato Fabrizio Moro che si è buttato a capofitto nella sua passione, ci si è attaccato come ad un’ ancora di salvezza, si è isolato da tutto quello che poteva anche solo ricordargli il difficile passato: “Mi sono concentrato su me stesso, sulle mie canzoni. È stato un percorso con alti e bassi ma ho scoperto di avere una grande forza di volontà: la paura di distruggermi il fisico e la voglia di realizzarmi con la musica mi hanno aiutato a non cedere più alle debolezze”.