La latitanza di Fabrizio Corona è terminata, ha deciso di costituirsi a Lisbona, sembra in lacrime, anche se rimane un mistero, chi lo ha arrestato dichiara che si è consegnato, più che costituito. Questa è la notizia del giorno, tutto il resto è storia e, come sempre, tutto è avvenuto con grande clamore, com’è nel costume di Fabrizio Corona.
La latitanza era iniziata venerdì, poco prima che fosse resa pubblica la notizia che avrebbe dovuto andare in carcere. Nonostante fosse tenuto sotto stretta sorveglianza dalla polizia, Fabrizio Corona era riuscito a scappare infilandosi in una palestra e dando il via alla fuga da una porta secondaria.
Per questo erano partite molte critiche nei confronti degli agenti che avevano il compito di sorvegliarlo, soprattutto nell’imminenza della sentenza del tribunale di Torino. Nei giorni precedenti, Fabrizio Corona aveva dichiarato che aveva intenzione di scontare la sua pena. La decisione di scappare, si dice, era stata presa da qualche giorno, studiata forse a tavolino.
Le prime parole dette agli agenti: ‘E’ una sentenza ingiusta. Temo per la mia vita’. Fabrizio Coronaa era latitante da venerdì, da quel momento le voci di avvistamenti sono state numerose, qualcuno lo aveva visto a Santo Domingo, altri in Francia, si pensava che fosse scappato in Brasile, come aveva avuto modo di dire in passato.
In realtà, gli investigatori erano già sulle sue tracce, sapevano che Fabrizio Corona fosse in Portogallo, dopo quattro inutili giorni di latitanza. Per la prima volta in vita sua ha avuto paura, ha scritto al suo amico Falco tramite sms. Secondo il legale dell’ex fotografo dei vip, le prime parole dette alla polizia quando si è costituito sono state: Non sono fuggito, me ne sono andato dall’Italia perché turbato da una sentenza ingiusta e perché temo per la mia vita nelle carceri italiane.
Fabrizio Corona è stato fermato dagli agenti portoghesi, ai quali si sono affiancati gli investigatori italiani, nella stazione ferroviaria metropolitana di Queluz, era solo, ed è apparso in preda a un evidente sconforto, era in lacrime.
Le ultime informazioni raccontano che Fabrizio Corona sia arrivato in Portogallo viaggiando su una vettura di media cilindrata, accompagnato da un amico. Secondo gli inquirenti la fuga era stata progettata il mercoledì precedente alla condanno, un collaboratore gli avrebbe comperato un Tom Tom da usare per il viaggio.
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