La rivista Marie Claire ci offre in esclusiva l’intervista fatta a personaggi dello spettacolo che da tempo combattono per la rinascita dell’ex cinema Airone a Roma.
Claudio Santamaria ha detto in proposito:
Quando muore la cultura di un paese, è l’intero paese che sta morendo. E in Italia, quanto a investimenti su cinema, teatro o musica, siamo indietro anni luce. Ma non può che essere così, se il mantra di chi ci governa è: con il sapere non si mangia. È per questo che ho deciso di mettermi in gioco e metterci la faccia, nel progetto di recuperare un luogo dedicato all’arte come l’ex cinema Airone.
Il servizio in questione è esclusivo e verrà pubblicato sul numero di settembre di Marie Claire. Insieme a Santamaria ci sono altri importanti attori del cinema italiano come Pierfrancesco Favino, Carolina Crescentini, Francesco Scianna, che si sono fatti intervistare e ritrarre nei locali di questo storico cinema romano che potrebbe presto diventare uno degli snodi nevralgici dell’arte nella capitale.
Pensate che il comune di Roma ha già stanziato 1,5 milioni di euro per ristrutturare l’ex cinema ed ex discoteca del quartiere Appio Latino, e farne un auditorium multimediale aperto a progetti di teatro, concerti, cinema, e anche mostre.
A gestire lo spazio sarà l’Actor’s Center, associazione fondata nel 2002 che coinvolge quasi 200 tra registi, attori e sceneggiatori. Carolina Crescentini parlando del progetto ha detto:
io sono romana e mi piace l’idea di spendermi per un progetto nobile non solo per gli artisti ma per tutta la città. Ho amato tanto un cinema, il Paris, che stava in piazza Tuscolo a Roma e ora è diventato un supermercato. Sapere che si può fare qualcosa per recuperare questi spazi mi dà speranza… Se mi guardo intorno, ogni tanto mi viene voglia di emigrare, ma sono troppo italiana per farlo!.
L’attrice che si occuperà delle relazioni esterne per Airone è Veronika Logan, che ha detto:
Ho preso questa decisione perché non voglio più delegare. Dobbiamo prenderci cura in prima persona dei luoghi culturali. Sogno un posto in cui esercitare la mia professione in modo totale: non solo recitando ma anche accompagnando un progetto fin dalla sua nascita.
Pierfrancesco Favino ha detto che in Italia non si investe abbastanza sulla cultura ed ha continuato il discorso dicendo:
Per anni si è trasmessa l’idea che l’arte viva di aiuti, in maniera parassitaria. E molti, proprio per questo, trovano giustificati i tagli ai finanziamenti pubblici. Io credo invece che nella cultura investe chi vuole un paese libero di scegliere con la propria testa. Se ne avessi il potere, farei in modo che Cinema e Teatro diventassero materie scolastiche.
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