Lucio Dalla non c’è più, il mondo della musica è sotto shock, scompare all’improvviso, senza nessuna lunga malattia alle spalle, neanche un preavviso, un malore, qualcosa che avrebbe potuto fare capire che c’era qualcosa che non funzionava. Per il cantautore bolognese è andata diversamente. Aveva iniziato da qualche giorno una nuova tournée che avrebbe dovuto portarlo in giro per l’Europa. Questa mattina ha fatto colazione, sereno, poi è sopraggiunto l’infarto che lo ha stroncato.
Ieri sera ha regalato un bellissimo concerto, non sapeva Lucio Dalla che sarebbe stato l’ultimo regalo ai suoi fan, e loro non potevano immaginare che avevano l’onore di vederlo per l’ultima volta cantare le sue canzoni che per tanti anni hanno tenuto loro compagnia. Intere generazioni ai suoi concerti, una musica che ti entrava dentro; una passione nata dai genitori e trasmessa ai figli.
Avevamo visto Lucio Dalla al Festival di Sanremo, aveva diretto l’orchestra defilandosi e lasciando il posto ai giovani, a Pierdavide Carone che era entusiasta di averlo conosciuto in quell’occasione. Su quello stesso parco, decenni fa, lui aveva cantato quel 4 marzo 1943 che era diventata la sua canzone simbolo, quella che si associa al suo nome. Era il suo anno di nascita, mancavano solo un paio di giorni, ma il destino non ha voluto che festeggiasse i suoi 69 anni.
Lucio Dalla è la storia di un uomo con tanti amici, ed un cuore generoso- Quando era a Bologna, andava a fare colazione nel bar sotto casa, seduto al tavolino, aveva una parola per tutti, quando arrivavano le grandi feste, era solito offrire un lauto pranzo ai senza tetto. Sono in pochi a saperlo, lui faceva del bene ma non andava in giro a raccontarlo.
Ieri sera stava bene, aveva telefonato al suo amico di sempre Roberto Serra, Lucio Dalla era tranquillo e sereno, felice per una breve intervista che aveva rilasciato, emozionato per aver ritrovato ancora una volta il suo pubblico in un tour che aveva appena cominciato e che lo aveva riportato indietro di trent’anni, con diverse situazioni, ma con lo stesso entusiasmo.
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