Il Festival di Sanremo è ormai finito da molti giorni, è archiviato e già si pensa al prossimo ma l’onda delle polemiche non si è ancora sopito, naturalmente l’argomento è sempre la farfallina di Belen Rodriguez che, non contenta delle già ingombranti notizie gossippare sul suo conto, dal video hard, alla gravidanza, all’aborto documentato da Vanity Fair, episodio decisamente squallido duramente bacchettato da Alfonso Signorini.
Non è stato certo lo spacco vertiginoso di Belen Rodriguez a scandalizzare, bensì quel che non nascondeva ai milioni di italiani che in quel momento erano davanti al piccolo schermo a guardare Sanremo, tutti a chiedersi se le mutandine ci fossero o no. Partiamo dal presupposto che ha tutta l’aria di essere una “coronata” anche se non se ne capisce il motivo se non quello di mettersi sempre e comunque in mostra, e non ce n’era assolutamente motivo.
Belen Rodriguez ammette di aver esagerato ma, aggiunge che era tutto da copione, già stabilito con Elisabetta Canalis. Ed a proposito della decisione sbagliata di esibire ancora una volta quel che una volta si definiva “là dove non batte il sole”, dice la sua Michelle Hunziker:
“È una ragazza che ha tantissimo talento. Quello che tutte noi donne le vorremo dire è che non ha proprio bisogno di fare cose del genere, che non le fanno certo un buon servizio”.
Proteste alle quali si aggiungono quelle di Nina Zilli che giudica di siparietto Sanremese vergognoso:
“La vita vera è fatta di madri che fanno la spesa, cucinano, studiano, lavorano. È agghiacciante che l’abbia fatto consapevolmente. Peggio per lei. Perché un po’ certe cose devono farti rabbia, non perché Belen sia bella, ma perché ci si chiede per quale motivo una che sa cantare, sa ballare, sa presentare, faccia un gesto come quello.
Il succo del discorso è che Nina Zilli punta tutto su quella donna oggetto che le donne non vogliono:
“Quando si parla della mercificazione del corpo della donna, credo che lei abbia in quel momento rappresentato quello, la donna come un oggetto. Le donne possono sempre scegliere, quando viene chiesto loro di fare qualcosa. È ovvio che una valletta debba essere bella e che non si debba coprire, ma da lì ad aprire un vestito che era già aperto. Per me rimane un gesto di cattivo gusto”.
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