Un siciliano maschilista che cerca la femminona, un milanese che sa fare il casalingo che non ama la donna Barbie
La nuova stagione di Uomini e donne è appena cominciata, ma già si capisce di che pasta sono fatti i nuovi tronisti, Marco e Giuseppe, se le troniste quest’ anno sembrano nettamente diverse da quelle delle passate edizioni, loro sembrano vogliano imitare i loro “illustri” predecessori.
Marco è siciliano di Palermo, nella vita fa l’ istruttore di scuola guida e vela, chi lo conosce lo definisce un po’ montanello, nonostante lui si affanni a dichiarare che così non è, si fa fatica a crederlo, dato il suo comportamento, lui stesso ammette di aver eletto a suo modello Federico Mastrostefano, che, a suo dire, è semplice, al di fuori del mondo dello spettacolo, speriamo che non segua il suo esempio con nove mesi di trono.
Intanto Marco si è già inimicato il pubblico femminile, con le sue sconcertanti dichiarazioni a proposito dell’ universo maschile molto più avanti di quello femminile, soprattutto nel guidare, secondo la sua discutibile opinione, la donna sa fare altro, badare ai figli, ad esempio, se non è maschilismo questo !
L’ anima gemella di Marco è un “femminone”, alta, semplice e molto curata, Federico due la vendetta, in buona sostanza.
Giuseppe arriva da Milano, ha 29 anni, completamente diverso dal suo “collega”, gestisce un negozio di abbigliamento, occhi azzurri, affascinante, un passato da modello che lo ha portato a girare un po’ tutto il mondo, forse un po’ altezzoso, vivendo da solo ha imparato a gestirsi perfettamente, sa lavare, stirare e cucinare, un casalingo, insomma.
Non ama le donne troppo vistose Giuseppe, la sua donna ideale non deve essere troppo impostata, stile barbie, le bellone senza cervello non gli interessano, preferendo la sostanza, magari un po’ maschiacce.
Il suo passato da modello convince, forse, Giuseppe, di avere tutti i diritti di avere le corteggiatrici di Uomimi e Donne ai suoi piedi, convinto di essere la persona giusta al momento giusto, una sorta di Costantino Vitagliano.