È un vero e proprio grido di allarme quello lanciato da Loredana Bertè, da sempre tormentata dal malessere, nonostante da qualche mese abbia ritrovato una posizione nel mondo della musica grazie a Gigi D’Alessio che l’ha voluta con lui al Festival di Sanremo, non trova pace. Qualche anno fa era disposta anche a partecipare ad un reality per fare qualcosa, per lavorare. Intervistata dal settimanale Diva e Donna, manifesta ancora una volta questa sensazione di disagio, dichiarando che pensa spesso al suicidio, perché la vita non le dà niente.
Anni fa Loredana Bertè era la regina del rock, un personaggio controverso che si può amare, ma si può anche odiare, non condividere il suo modo di affrontare gli altri e la vita, vissuta sempre sul filo del rasoio. Dovrebbe essere soddisfatta in questi ultimi mesi, dopo Sanremo ha inciso un nuovo singolo scritto per lei da Edoardo Bennato e, con Gigi D’Alessio, partirà per un tour in cui sarà la guest star, poi farà alcune serate per conto suo.
Sono tanti gli avvenimenti che spaventano Loredana Bertè, come racconta al settimanale:
“Penso al futuro che mi sembra molto incerto. Per tutti noi, mica solo per me, per come vanno le cose. Un dramma continuo. Guarda quei poveri terremotati, ogni giorno ce n’è una. E poi, chissà perché, da un po’ di tempo penso alla morte. Questa storia del club dei ventisette anni mi dà da pensare. Amy Winehouse. E prima di lei Kurt Cobain, Jimmy Hendrix, Jim Morrison. Mi sembra così irreale, una vita intera davanti. Ho 61 anni. C’è un sacco di gente che muore alla mia età, anche più giovane di me. Io per ora sto bene in salute poi chi lo sa…”.
Un carattere difficile che la mette in contrasto con tutti, forse l’unica a non avere un cellulare, perché non le piace, un carattere autodistruttivo, da piccola, dice, fantasticava di essere una regina, ora non più:
“Io, se una cosa non mi va, non la faccio proprio, non se ne parla, nemmeno sotto tortura. Se la trasmissione non m’interessa, non ci vado. Non vado a nessun talk show. Non esco mai. Che esco a fare? Per andare dove? Ho già fatto tutto quello che si poteva fare. Io sono il risultato di tutto quello che ho visto e ho fatto”.
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