Il 16 marzo, l’attore da Oscar George Clooney e il padre Nick sono stati arrestati durante la manifestazione organizzata a Washington davanti all’ambasciata del Sudan.
Dopo qualche ora, padre e figlio sono stati rilasciati , anche se l’attore ha dovuto pagare la modica somma di 100 dollari di cauzione.
Insieme a George, sono stati bloccati altri personaggi, come il democratico deputato della Virginia Jim Moran, ed anche Martin Luther King III, figlio del celeberrimo attivista.
L’arresto è accaduto dopo che i manifestanti sono stati avvertiti più volte di non superare la linea della polizia fuori dall’ambasciata del Sudan. Tutte le persone arrestate sono state ammanettate e fatti salire su un mezzo dello U.S. Secret Service.
Sia Clooney, che il padre, insieme a Moran e King partecipavano alla dimostrazione contro il presidente sudanese Omar al-Bashir, accusato di essere stato colui che ha provocato una crisi umanitaria impedendo ad alimenti e aiuti di entrare nella zona delle Montagne di Nuba nel Sud Sudan.
George proprio ieri, durante un incontro con il presidente Barack Obama ha chiesto di fare qualcosa a riguardo e dare maggiore attenzione alla questione, ed ha sottolineato il fatto che se da qui a breve non verranno prese delle azioni “ci sarà un vero disastro umanitario”.
Il portavoce dei servizi segreti, Max Millien ha comunicato che l’attore è stato collaborativo durante l’arresto. Nel frattempo un portavoce di George in un comunicato ha dichiarato:
Stavano protestando per le violenze commesse dal governo del Sudan su uomini, donne e bambini innocenti di quel Paese. Chiedevano che venisse permesso agli aiuti umanitari di engtrare nel Paese prima che diventi la più grande crisi umanitaria del mondo.
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