Sono stati con Lucio Dalla tutta la notte, i suoi amici e collaboratori, c’era anche Ron a Losanna, non lo ha mai lasciato il suo grande amico. In queste ore i tributi al cantante e poeta sono tantissimi, in radio, in televisione, i giornali, lo ha stroncato un infarto a tre giorni dal suo compleanno, e proprio quel 4 marzo sarà celebrato il suo funerale, ci sarà tanta gente, come non ce n’è stata mai nella sua vita a festeggiare quel giorno che lui era solito fare con pochi amici se era a Bologna, la sua città, dove domenica sarà lutto cittadino.
Sono molti ad aver reso omaggio a Lucio Dalla, cantanti, scrittori e anche politici, lui era solito dire che amava la musica, non quel tipo di musica, così come amava l’arte, non solo quell’arte e amava la vita, non quella vita. Amava vivere e guardava serenamente al futuro, il destino ha deciso per lui. Ironico come sempre, Maria Latella, in una intervista di qualche anno fa, gli chiese se fosse favorevole ai politici al suo funerale, la sua risposta fu: “I politici al mio funerale? Una buona ragione per non morire”.
Lucio Dalla non aveva una famiglia tutta sua, ma aveva tanti amici, che erano la sua famiglia, Ron, in primis, non sembra neanche avere dei familiari diretti, la sua vita privata è sempre stata tale. “Non risulta alcun testamento al momento, ma solo cose dette a voce, nessuna volontà scritta”, ha dettp il suo legale.
L’ultima apparizione in Italia di Lucio Dalla è stata al Festival di Sanremo dove ha diretto l’orchestra per Pierdavide Carone sulle note di “Nanì”, lui ha voluto ricordarlo su Facebook:
“Della sua famiglia non anagrafica io ero l’ultimo nascituro e della sua arte ne rappresento il canto del cigno, e la consapevolezza che deriva da questo smuove in me le emozioni più agli antipodi che si possa immaginare… Mi gratifica ma al contempo mi fa sentire così solo oggi… Quanto è’ speciale un uomo che a 68 anni si mette a servizio di un giovane? Non sempre dietro un grande artista si cela un grande essere umano, questo è quello che dissi quando fui ospite del suo concerto a Bologna, l’ho ridetto durante il festival e lo ridico ancora più forte oggi, perché è quello che mi ha lasciato Lucio Dalla e se potrò rivivere metà della sua grandezza allora anch’io riuscirò ad essere una persona migliore. Arrivederci Lucio”.
Photo credit: Getty Images