È una delle poche attrici italiane che può vantarsi di non essere mai ricorsa alla chirurgia plastica per avere quello stupendo seno prosperoso di cui madre natura l’ha dotata. Parliamo di Maria Grazia Cucinotta, 41 anni, niente affatto scontati. Siciliana doc, fedele, mai nessun pettegolezzo a proposito di sbandate amorose o colleghi affascinanti che la distolgono dalla famiglia. Una comune mamma e moglie quando non ha impegni che la portano fuori casa. Davvero molto riservata. L’attrice è una donna tutta d’un pezzo che, oltre ad essere stupendamente bella, rappresenta in pieno i canoni della bellezza mediterranea.
In vent’anni di carriera Maria Grazia Cucinotta non si è mai mostrata a seno scoperto in nessun film, molte scene spinte, questo sì, mai niente di volgare e, soprattutto, non ha mai voluto mostrare una delle parti del suo corpo più apprezzate dagli uomini.
Ormai diventata anche produttrice, la sua prima volta, è stata nel film “L’imbroglio del lenzuolo” di Alfonso Arau, un film che racconta dell’arrivo del cinema nel Sud Italia, dove un aspirante cineasta, interpretato da Primo Reggiani, su richiesta del produttore, deve trovare una donna dal seno prosperoso, il ragazzo riprende la sua lavandaia, interpretata da Maria Grazia Cucinotta, mentre fa il bagno. Aveva all’epoca voluto precisare che si trattava solo di intravedere qualcosa del seno e che il nudo era molto casto.
Madrina in molte occasioni pubbliche, alla presentazione di una prestigiosa borsa, la Pretiosa del marchio Gherardini, presentata al Pitti Uomo, realizzata in soli 99 esemplari e dedicata a una delle invenzioni di Leonardo da Vinci, giusto per spiegare l’eccezionalità dell’evento, Maria Grazia Cucinotta, si era presentata in tubino nero, tacchi vertiginosi e una scollatura molto generosa, gli occhi saranno sicuramente caduti sulla borsa, ma non hanno potuto fare a meno di notare le sue curve generose.
A bloccare Maria Grazia Cucinotta, dal mostrare tutte le sue grazie, non è certo la gelosia da parte di suo marito, al contrario, la prende in giro per quell’eccessivo pudore, ma è più forte di lei.
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