Il gossip è uno strano strumento che bisogna usare con le dovute cautele, a volte pur di dare una notizia, si scrive, si ipotizza, si traducono parole dette per creare una situazione che, spesso e volentieri, è falsa o comunque artefatta, come fosse un fotoshop, ma invece di togliere inestetismi, plasma la vita di un personaggio, nel bene e nel male, più spesso male, ne riscrive il passato come meglio crede. Certo, tutto si può smentire ma non è detto che ci si riesca con trasparenza. Il detto “parlane bene, parlane male, ma parlane”, non sempre è positivo. È il caso di Leonardo Greco, tronista di Uomini e donne, conteso dalla rumorosa Bubi Barbieri e Diletta Pagliano, che è poi stata la sua scelta.
Per chi ha conosciuto Leonardo Greco a Uomini e Donne, ha visto un bravo ragazzo, in attesa di divorzio, papà, una persona piuttosto posata. Qualche giorno fa ha scritto per un settimanale, di cui è stata pubblicata la prima parte, qualcuno l’ha interpretata evidentemente male, scrivendo che l’ex tronista faceva uso di droghe o frequentava quel terribile mondo.
Leonardo Grego si è infuriato, smentisce di aver avuto problemi di droga lasciando un duro messaggio dalle pagine di Facebook: “Ciao a tutti purtroppo devo scrivere una cosa molto chiara perché i blog si divertono a scrivere cazzate. Io nel mio memoriale ho parlato di me e nella seconda parte che verrà pubblicata sabato ci sarà il continuo. Volevo assolutamente specificare che io sono assolutamente CONTRARIO ALLA DROGA e io nella mia vita ho evitato appunto il genere di compagnie o di persone che conoscevo che ne facevano uso, perchè sono una persona con la testa sulle spalle. Quindi prima di scrivere qualsiasi tipo di stronzata leggete la seconda parte. Con questo dico che siti come gossiplandia newnotizie, ecc., invece di creare falsi scoop che si informassero prima altrimenti mi muoveró di conseguenza…”
Leonardo Greco chiude il massaggio dicendo che chiuderà la bacheca per un po’ di tempo, troppo deluso e nervoso contro chi vuole strumentalirrare la notizia: “Forse la colpa non è dei siti, ma della rivista che, apposta, ha lanciato il sasso…”.