Potrebbe sembrare semplice ma, a volte, per chi vive la sua vita sotto i riflettori, a volte si crolla. È successo anche ad Ambra Angiolini, partita a Non è la rai, ha vissuto anni di successi televisivi, aveva solo 14 anni, l’adolescenza persa, forse, le ha reso il cammino più difficile. È riuscita a superare anche l’anoressia, un paio di chili di troppo l’avevano fatta accantonare dal mondo dello spettacolo. Poi è arrivato il successo cinematografico, richiesta da registi di spessore, sembrava tutto superato.
Mentre al cinema escono le sue ultime fatiche “Tutti al mare” e “Notizie degli scavi”, Ambra Angiolini racconta al settimanale Gente del periodo buio: “In autunno sono stata ricoverata in clinica per un crollo psicofisico, ma ora lavoro e sto bene. Volevo assolutamente guarire in tempo per lo spettacolo teatrale I pugni in tasca e ce l’ho fatta. Anzi, sono più iperattiva di prima”.
Le avevano detto che sarebbe stato un percorso molto lungo per arrivare alla guarigione, non è stato facile, ma grinta e determinazione ad Ambra Angiolini non mancano, dunque, se l’è cavata in poco più di due mesi: “Senza psicoterapia né farmaci ma con il riposo, l’omeopatia e una corretta alimentazione: non ho scelto la strada facile”.
Ambra Angiolini è riconoscente ai genitori per averle insegnato a lavorare tanto, la sveglia di suo padre suona ancora oggi alle 4 del mattino: “Leggo dei disastri di Vallettopoli e penso: a me non è successo. Però soffro delle critiche: un giorno sei la regina del cinema il giorno dopo una cagna”.
Le difficoltà vissute da Ambra Angiolini si sono inevitabilmente riversate su Francesco Renga, suo compagno e papà dei suoi figli, la prima conseguenza è stato il rinvio del matrimonio: “Per Francesco è stato un disastro: usciva il suo disco e io mi sono ammalata. Ha dovuto occuparsi dei bambini e anche di me, che non potevo stare da sola”.
Non se ne fa un cruccio per il mancato matrimono, ci sono molti impegni di lavoro e la famiglia da seguire, del resto, conclude Ambra Angiolini: “Amare non vuol dire sposarsi. Dovrei essere io a voler tenere Francesco incatenato perché è un uomo speciale. Invece so di essere molto preziosa per lui anche senza catene. E’ la mia unica presunzione, per il resto mi considero una schiappa”.