Un tempo era l’ agente dei vip, tronisti, attori, show girl, fra i suoi amici persino Fabrizio Corona, stiamo parlando di Lele Mora, poi è caduto in disgrazia, dopo lo scandalo di Vallettopoli per lui non è stata più la stessa cosa, un periodo molto buio nel quale non si alzava neanche dal letto, depressione profonda.
Lele Mora si è confessato a Domenica Cinque, ricordando anche che nel 1989 finì in carcere per tre mesi a causa dell’ inchiesta “La cocaina dei vip”, nella quale dice di non essere stato coinvolto. Ammette di aver esagerato ma Lele Mora dice di aver anche fatto del bene ma racconta anche della fuga di tutti i vip dopo le sue vicende giudiziare, deluso un po’ da tutti ma soprattutto da Simona Ventura: “Ad alcuni ho dato tanto, a Simona, per esempio, ho dato la vita, ho dato più a lei che a tutti gli altri artisti della mia agenzia, e poi mi sento dire da lei che in Rai, come se fosse sua, non fa entrare nessuno dei miei artisti; questo é un grande tradimento”.
Se la prende anche con Ana Laura Ribas, con vari direttori di giornali che ha aiutato a fare notizia, senza farne però i nomi, ed arriva anche a Manuela Arcuri che, sembra, abbia dichiarato che con Lele Mora il lavoro andava male: “Ma io le rispondo che lei da me ha avuto tanto aiuto e le ho fatto guadagnare tanti soldi. Lei dice di non avere scheletri nell’armadio, ma io dico che ha più di uno scheletro, perchè lei ha vissuto anche a casa mia in Sardegna e io ho gli occhi per vedere, ma non parlo”.
Lele Mora spiega perché si è allontanato dalla Sardegna dove per anni ha ospitato i vari vip, passata agli annali della storia le sue foto con in tronisti che gli massaggiavano i piedi, adesso si è trasferito nel Salento, con tutti gli annessi e connessi, stessa vita, cambia solo location e personaggi, a lui va anche il merito, questo è quel che dice Lele Mora, per aver aperto il primo bar gay: “Negli anni ’70 ho aperto il primo bar per gay in Italia; e l’ ho aperto vicino ad una caserma … Nel mio bar ci veniva gente bella perchè avevo messo il mio bar su tutte le guide gay internazionali e, infatti, arrivava di tutto e di più”.