A sorpresa il servizio fotografico mozzafiato, nonostante si sia sempre rifiutata di posare per qualsiasi tipo di nudo integrale
Martina Stella cede alle lusinghe di Playboy e posa nuda, decisamente una sorpresa, ha sempre rifiutato il nudo integrale, in una intervista rilasciata qualche mese fa ad un settimanale aveva dichiarato di non sentirsi un corpo da appendere, non voleva essere una donna oggetto, niente calendari, anche se ben pagati e, neanche, film con scene di nudo, tutte parole sue, ma, evidentemente, qualcosa è cambiato.
Questa volta, Martina Stella non è riuscita a resistere alle lusinghe del celeberrimo mensile sexy Playboy inventato mezzo secolo fa da Hugh Hefner che adesso vanta anche un’ edizione tutta italiana, ed ecco che le foto la immortalano come una splendida sirena, con l’ acqua che le accarezza il corpo completamente nuda, bellissima, in una serie di scatti mozzafiato. Il fotografo registra, autore degli scatti di Martina Stella nelle vesti, si fa per dire, di sirenetta è Alex Infascelli, un difficile servizio fotografico molto suggestivo.
Bisogna ammettere che il servizio fotografico di Martina Stella è fatto con stile, un taglio artistico delle fotografie, nessun banale scatto volgare da calendario, pose naturali nell’ ambiente marino, una coniugazione perfetta fra piante e riflessi in acque cristalline che piacerà sicuramente a tutti i suoi fan e non solo.
Il grande pubblico ha imparato a conoscerla nel film L’ ultimo bacio di Gabriele Muccino, in questi giorni Martina Stella è nelle sale cinematografiche con Un’ estate ai Caraibi, con lei nel cast anche Alena Seredova, in attesa del secondo figlio dal suo compagno Gigi Buffon, portiere juventino, ma, è anche approdata ad Hollywood in una piccola parte, anche se prestigiosa, nel musical diretto da Rob Marshall attualmente in produzione, al fianco di nomi di prima grandezza come Nicole Kidman, Penelope Cruz e Daniel Day Lewis.
h2oooh! 13 Giugno 2009 il 02:56
la stella mi sta parecchio sulle palle però queste foto sono proprio carine, tecnicamente non sono niente di che, sembrano scattate con la macchina subacquea della kodak,però diciamo che si distinguono dalla massa. Il merito va di sicuro non alla bellezza coatta della stella o all’abilità tecnica, ma credo al senso artistico di infascelli, forse sottovalutato ma molto sperimentale e valido come artista, basta ricordare h2odio per esempio.